Tengo stretta la penna tra le mani e spingo, spingo più forte che posso verso il foglio,
come se dallo spessore del mio tratto possa uscire un filo di speranza, possa uscire una
boccata d’aria fresca. Asfissiato, è così che mi sento. L’unico modo per non soffocare è
chiudermi dentro la mia bolla d’ossigeno: la mia famiglia, i miei amici, i miei affetti. La bolla
mi protegge, ma non è impenetrabile, vedo foto, ascolto notizie, e torna la paura: rieccola,
è qua, mi paralizza, ho il fiato corto, ma la mia mano continua a disegnare, lei non vuole
mollare! E continuo a scrivere, scrivo perché così tutto sembra più reale, mi sembra
possibile. Certe volte penso che l’odio l’uomo ce l’abbia nel sangue, tremo davanti ad un
mondo ricoperto dalle ingiustizie, mi blocco quando penso che esistono ragazzi come me
che hanno festeggiato i loro compleanni sempre e solo con guerre in corso, sotto i
bombardamenti in mezzo alle macerie.
Cara pace ti scrivo, così mi distraggo un po’, e siccome sei molto lontana più forte ti
scriverò… il poeta cantava più o meno così….e sì cara pace, scrivo a te per dirti che noi
oggi siamo qua per te, per farci sentire, per aiutarti, per fare la cosa che più ci piace fare:
stare insieme! Ascoltaci pace, ascolta le nostre voci e senti la nostra presenza, qui, ora.
Noi non smetteremo mai di urlare, di marciare, di pretendere un mondo senza guerre e
senza morti.
Mille passi per la pace per andare lontano, nello spazio, nel tempo, per viaggiare oltre ogni
barriera e restare uniti, per restare umani.
A te, ragazzo del futuro che hai ritrovato questa lettera, spero sarai disteso in un prato
giallo, giallo di fiori e giallo di luce, spero che il nostro bisogno di pace ti abbia raggiunto fin
là e che adesso tu possa vivere in un mondo diverso, un mondo dove i bambini non
muoiono di fame, e dove gli ospedali non vengono bombardati. Un mondo in cui non vince
il più forte, ma vince sempre LA PACE.
Con queste parole pronunciate da alcuni alunni in rappresentaznza degli Istituti comprensivi di Mondovì e sulle note di Imagine "Imagine all the people Living life in peace" si è conclusa la partecipata iniziativa "Pace in movimento", un momento simbolico ma profondamente significativo, durante il quale i docenti, il personale scolastico, gli studenti e i genitori hanno camminato insieme per esprimere, in modo corale, il proprio desiderio di Pace e solidarietà, verso tutte le aree del mondo oggi colpite da conflitti e guerre. Nessuna esclusa.
L' iniziativa, priva di simboli partitici e di bandiere ad esclusione di quella della pace, si è svolta sabato 8 novembre con l’adesione dell’ Istituto Comprensivo, il Mondovì 1 e l’apprezzamento e il sostegno dell’Amministrazione comunale, che dopo aver istituito nelle scorse settimane il Tavolo per la cittadinanza attiva e la pace, proprio l’8 e il 9 novembre celebra lo spirito europeo e la solidarietà transfrontaliera attraverso un gemellaggio internazionale con le comunità di Brignoles (Francia), Sami (Grecia) e Renče-Vogrsko (Slovenia) e con un convegno istituzionale intitolato “Europe & Peace. I valori dell’Unione Europea dalla caduta del Muro di Berlino ai giorni nostri”.
Piazza Monteregale alle 9.00 di sabato mattina si è popolata di bambini, genitori, ragazzi e famiglie oltre ai docenti e al personale scolastico dei due Istituti comprensivi monregalesi. Il corteo che ha sfilato lungo Via dell'Arcipreste, Viale Vittorio Veneto, Corso Statuto si è concluso davanti al Municipio, dove nell' accoglierlo il Sindaco di Mondovì ha salutato gli studenti con parole intense" Il tavolo della pace è qui, oggi."
Un 'occasione per educare alla cittadinanza attiva, al rispetto, alla solidarietà, e per dare un segnale forte e corale: la scuola è un presidio di pace e di dialogo.
Grazie per esserci stati.
da Segreteria
del lunedì, 10 novembre 2025